martedì 1 luglio 2014

Pancarrè homemade con farina integrale e semi


She had loved Jace for what felt like a long time now, loved him so much that sometimes she felt like she might die from it, because it was something she needed and couldn’t have. But that was gone now: desperation replaced by peace and a quiet
happiness. Now that she no longer felt that every moment with him was snatched from the possibility of disaster, now that she could imagine a whole lifetime of times with him that were peaceful or funny or casual or relaxed or kind, she wanted nothing more than to walk down to the farmhouse lake with all of her friends and celebrate the day.


Metti un pomeriggio, uno di quelli in cui il tempo ti sembra scorrere più lentamente rispetto al solito; metti una poltrona a cui sai che non saprai resistere dal desiderio di accoccolartici sopra; metti un cielo grigio con cariche nuvole temporalesche, che da un momento all'altro ti aspetti un temporale, ma che non arriva perchè il sole non si arrende a stabilire la supremazia in cielo; metti un libro che è l'ultimo di una saga che hai letto, e che talmente curiosa di sapere cosa succede sei pronta a leggerlo anche in inglese.
Ed ecco il pomeriggio ideale per perderti fra le pagine di un libro, lasciare che ogni riga ti rapisca ed ogni parola ti porti a volerne sapere di più e sai che se leggi troppo in fretta il libro finirà prima e ti lascerà l'amaro in bocca, ma la bramosia di sapere cosa succederà è troppo intensa e non riesci a mettere freno ai tuoi occhi che scorrono sulle parole per vedere come la trama avanza.
Ma metti anche il desiderio di voler cucinare qualcosa, e cosa di meglio a questo punto di un bel lievitato, che mentre piano piano nella sua ciotola cresce, ti permette di perderti nei meandri del libro, e poi se ci aggiungi anche i semini, la farina integrale ottieni qualcosa di veramente buono e capace di regalarti un'altra coccola da non sottovalutare.

PANCARRE' HOMEMADE CON FARINA INTEGRALE E SEMI

250 gr. farina rinforzata
150 gr. farina integrale
100 gr. Farina di Farro
200 gr. acqua tiepida
70 gr. latte
7-10 gr. Lievito di birra fresco
30 gr. olio di girasole
1 cucchaino di miele
1 cucchiaino di sale
40 gr. Semi di Lino
40 gr. Semi di Zucca


Un paio di ore prima di fare il pane, prendere i semi di lino e lasciarli a bagno con un po' di acqua.
Passato un tempo di due ore scolarli tramite un coline.
Sciogliere il lievito di birra in una parte dell'acqua tiepida.
Nella planetaria versare le farine, il cucchiaino di miele, il latte a temperatura ambiente, l'olio e l'acqua ed il lievito ed iniziare ad far amalgamare gli ingredienti con il gancio.
Quando l'impasto è amalgamato, aggiungere il cucchiaino di sale e continuare a lavorare con la planetaria fino a quando non sarà liscio e omogeneo.
Aggiungete i semi di lino e i semi di zucca.
A questo punto prendere l'impasto e metterlo a lievitare per in una ciotola fino a quando non sarà raddoppiato. *
Una volta trascorso il tempo prendete l'impasto e stendetelo sul piano di lavoro con un mattarello**.
Cercate di far uscire tutta l'aria e tirate l'impasto in un'altezza di circa 1 centimetro.
Ora prendete l'impasto ed arrotolatelo stretto stretto su se stesso fino ad ottenere un cilindro ben compatto e mettetelo a lievitare in una teglia da plum cake foderata di carta forno fino a quando non raddoppia.
Dopo che l'impasto ha raddoppiato il suo volume mettete a cuocere in forno a 180 gradi per 35-40 minuti fino a quando non sarà ben cotto.
Dopo che l'avete sfornato lasciatelo raffreddare su una gratella e non tagliatelo fino a quando non sarà freddo.
Mi raccomando resistete al desiderio di tagliarlo subito e lasciatelo raffreddare bene bene, ne va della sua bontà.
E' buono sia con il "salato" che con il "dolce".
* io ho messo pochissimo lievito, per cui la lievitazione è stata molto lunga. Aumentando le dosi diminuiscono i tempi di lievitazione.
** se l'impasto raggiunge il tempo di lievitazione, ma non avete il tempo di lavorarlo, potete rialmalgamarlo velocemente e far “ricominciare” la lievitazione. Tenete presente che la seconda lievitazione, sarà più rapida della prima.


La ricetta di partenza è la stessa che trovate in un altro post del blog, ho solo cambiato il tipo di farina e aggiunto i semini.




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