martedì 29 aprile 2014

DELIZIE CON FARINA DI RISO



Aiuto aiuto!
Il trasloco si sta rivelando qualcosa di molto, anzi troppo, vicino ad un odissea.
Sommersi dalle scatole e con una grande confusione fra ciò che è nella casa in cui siamo e ciò che è già nella casa in cui andremo vivo in un perenne stato di agitazione, nonostante mi sforzi di essere ottimista.
Mi sono sempre vantata di essere un asso dei traslochi, ne ho fatti tre in un anno, ma nessuno mi ha mai provato come questo.
Saranno gli anni che passano? Sarà che con il piccolo terremoto di casa, in effetti, la gestione è decisamente più complessa? Queste domande non solo non trovano risposta, ma si accumulano ad altre inespresse, che stanno rendendo questo periodo molto stressante per la sottoscritta.
E poi non capisco come mai più faccio scatole e più esce fuori roba, questa è proprio una strana equazione, a cui pensa e ripensa, non trovo davvero una soluzione.
In ogni angolo trovo cose che avevo pensato di aver portato a casa nuova ed invece sono ancora lì.
Sono arrivata alla conclusione di avere una famiglia di folletti, che nottetempo si burli di me, riportando indietro la roba.
Questa è l'unica spiegazione logica, che riesco a darmi.

La ricetta che segue è per convincere i folletti che, in primis dovrebbero avere il tatto di presentarsi, visto che sono abusivi a casa mia, ma che se proprio la notte non hanno nulla di fare, invece di spostare, svuotare e manomettere le mie scatole,si fermino a mangiare queste meravigliose "Delizie" con farina di riso e ricotta.
Naturalmente, se volete le potete fare per voi o per i folletti che abitano la vostra casa, bisogna sempre mantenere buoni rapporti con il "vicinato".


DELIZIE con FARINA DI RISO
Per 10 piccole delizie

160 gr. farina di riso
70 gr. di zucchero semolato
250 gr. di ricotta
125 gr. di yoghurt bianco
1 uovo piccolo
25 ml. di olio di semi
gocce di cioccolato q.b.
1/2 bustina di lievito

In una ciotola versare la ricotta e lo zucchero ed amalgamare velocemente con una frusta, aggiungere l'uovo, l'olio lo yoghurt e continuare ad amalgamare.
Aggiungere la farina setacciata a cui precedentemente avrete unito il lievito.
Amalgamare con una spatola, si avrà un composto un pò sodo ma che manterrà comunque la sua morbidezza.
Aggiungere la quantità di gocce di cioccolato a secondo del proprio gusto.
In una teglia da muffin, mettere 10 pirottini di carta ed in ognuno versare circa 2 cucchiai di impasto.
Aggiungere altre gocce di cioccolato sulla sommità dei dolcetti.
Infornare in forno a preriscaldato a 180 gradi ed cuocere per 20-25 minuti.

Perfetti per colazione, per merenda accompagnate ad una tazza di te o di caffè.

domenica 27 aprile 2014

Principesse a confronto e zuppa alla zucca



Ecco a cosa pensavo in questi giorni, pensavo alle nostre belle principesse ed ecco che nella mente mi viene il paragone fra la bella Biancaneve e la leggiadra Cenerentola.

Se, la seconda non se la passava bene con le due capricciose sorelle e la despota matrigna, anche la prima con 7 uomini per casa non doveva avere la vota facile.
Cenerentola, sommersa fra abiti da inamidare e chiome da acconciare, non aveva tempo per respirare, ma volete mettere la candida Biancaneve,  che magari dopo aver pulito il pavimento della piccola capanna, si vede rientrare i nani dalla miniera senza cambiarsi le scarpe.
 

No, le nostre principesse non se la sono passata troppo bene. Ma entrambe, alla fine, hanno avuto il loro lieto fine.
Biancaneve mi sopravvive, persino, alla mela avvelenata, mentre Cenerentola, grazie all'aiuto della fata madrina, si ritrova una carrozza trasformata in zucca e delle scarpine che neanche Manolo Blanik.

Aspettando che il vostro principe azzurro affronti mare e montagna per voi o che una fata madrina trasformi la zucca in carrozza, io vi consiglio come mangiarla questa  zucca.

ZUPPA DI ORZO CON ZUCCA E PORRI

1 porro non troppo grande
300 gr di zucca pulita
200 gr. Di orzo perlato
1 cucchiaino di brodo granulare ( vedere ricetta  già data nel blog)
Olio EVO
Parmiggiano Reggiano

Pulire la zucca, cuocerla a vapore e schiacciarla con una forchetta fino ad ottenere una purea.
Nel frattempo tagliare il porro a fettine sottili ( solo la parte bianca) e farlo rosolare nella casseruola con un filo di olio EVO.
Quando il porro sarà rosolato aggiungere l'orzo perlato, girare per pochi secondi e poi aggiungere l' acqua calda in cui avete sciolto il brodo granulare secondo la quantità richiesta nelle istruzioni di cottura del l'orzo.
Aggiungere la purea di zucca e cuocere fino a cottura dell'orzo stesso.
Servire ben calda con un bel cucchiaio di Parmiggiano.


mercoledì 23 aprile 2014

Bagels

BAGELS ed il mio omaggio culinario a “The Big Bang Theory”
Dal momento che San Valentino fu un vescovo romano del terzo secolo, che venne flagellato e decapitato, non sarebbe forse piu’ appropriato festeggiare la ricorrenza accompagnando la tua ragazza ad assistere a un brutale omicidio.
SHELDON (The Big Bang Theory)
Il tutto nasce da una conversazione su What's App, fra me e Fabiana (ogni tanto compare in questo blog con le recensioni letterarie) in merito a The Big Bang Theory.
La giovanotta mi chiedeva a che punto fossi con la visione della serie, ed io mi arrabbattavo nello spiegarle che fra il fatto che quando riesco ad avere tempo per vederlo sono le 22 passate ed il fatto che le sto guardando tutte in disordine, non ero in grado di dirle a che punto fossi.
Questa fissa con la cronologia delle serie televisive, non l'ho mai capita troppo.
Credo che alcune serie possano sopravvivere anche senza per forza guardare le puntate nell'ordine cronologico preciso.
Alzi la mano chi nella propria vita facendo zapping ed incontrando la propria serie televisiva preferita non si è fermato a guardarla, senza preoccuparsi troppo a che punto si fosse , a cosa fosse successo prima o cosa sarebbe successo dopo?
In fondo, se è la nostra serie preferita un motivo ci sarà...e quel motivo è che la conosciamo benissimo.
Ma fra i vari botta e risposta di quella conversazione ad un certo punto ho avuto l'idea di abbinare ai tre personaggi principali Sheldon, Penny e Leonard un piatto, e Fabiana invece di fermare questo delirio, mi ha assecondato.
Beata sua innocente giovinezza! Chi mi conosce da più anni, sa che la mie mente sforna idee creative a raffica e che non sempre l'accondiscendenza è il giusto apporto.
Ma che dire, Fabiana era entusiasta dell'idea io dopo tre giorni non mi ero ancora stufata di questo pensiero folle nella testa e quindi a voi l'abbinamento Sheldon-Food.
Per Sheldon io e Fabiana abbiamo pensato ai Bagels.
Questi panini soffici, che hanno un passaggio particolare pre cottura e che sono tipici della citta di NY, ci sembravano adatti per Sheldon.
Si lo so, che la serie è ambientata a LA, ma per me e Fabiana i bagels erano americani a sufficienza per entrare a pieno titolo in questo nostro personale esperimento.
La ricetta viene da un sito, dove non si sbaglia mai a cercare ricette, Giallo Zafferano.
Naturalmente io ho apportato qualche modifica sugli ingredienti, mettendo farina di farro al posto della 00, diminuendo la quantità di lievito ed aumentando i tempi di lievitazione.
per 12 bagels
Farina manitoba 250 gr
Farina di Farro 200 gr
Sale 6 gr
Lievito di birra 8 gr
Latte fresco intero 225 ml
Acqua 50 ml
Zucchero di canna 1 cucchiaino
Malto 1 cucchiaino
Burro 25 gr
Uova 1 medio per la bollitura
Malto 1 cucchiaino per guarnire
Semi di papavero q.b.
Semi di sesamo q.b.
Mettete nella ciotola della planetaria le due farine preventivamente setacciate, quindi fate un buco al centro.
In un altro contenitore versate il latte tiepido, aggiungete lo zucchero di canna, il lievito, il malto e mescolate per sciogliere il tutto.
Versate il composto di latte al centro della farina e cominciate ad impastare unendo l’uovo a temperatura ambiente.
Aggiungete anche i 50 ml di acqua tiepida nella quale avrete precedentemente disciolto il sale e amalgamate per bene gli ingredienti. Una volta ottenuto un composto omogeneo, aggiungete il burro a pezzetti ammorbidito; impastate bene il tutto per almeno 10 minuti fino ad ottenere un composto liscio, elastico ed omogeneo. Spennellate una ciotola con un filo di olio di semi, quindi adagiatevi l’impasto ottenuto che spennellerete anch’esso con pochissimo olio, e coprite la ciotola con della pellicola trasparente e lasciate lievitare fino a che il volume non sarà raddoppiato.
Trascorso il tempo di lievitazione, impastate il composto per qualche secondo e poi dividetelo in 12 palline alle quali praticherete un foro al centro allargandolo con le dita.
Una volta formati, lasciate lievitare per altri 30-40 minuti i bagels su di una teglia foderata con carta forno a 30°.
Nel frattempo mette a bollire dell'acqua in una pentola e versateci un cucchiaino di malto. Una volta raddoppiato il volume del composto, ritagliate in quadrati la carta forno sui quali sono posizionati e tuffateli delicatamente nella pentola con tutta la carta che poi estrarrete perché si staccherà da sola.
Lasciate sobbollire per 10 secondi i bagels, facendo sì che si bagnino su entrambi i lati, poi estraeteli sgocciolandoli per bene con una schiumarola e poggiateli su di una teglia foderata con carta forno.
Non vi preoccupate se una volta scolati, i bagels sembreranno proprio bruttini e grinzosi, una volta cotti torneranno lisci e bellissimi.
Cospargete i bagels con i semini prescelti e infornateli immediatamente a 220° per circa 20 minuti.
Una volta scolati dall’acqua bollente, non lasciate i bagels ad asciugare per più di 5 minuti sulla teglia prima di infornarli.
Infornate i bagels a 220° in forno statico per circa 20-25 minuti, spruzzando all’interno del forno un po’ di acqua (io uso il mio spruzzino). Non appena i bagels diverranno dorati estraeteli dal forno e lasciateli raffreddare su di una gratella.

domenica 13 aprile 2014

GELATO AL CAFFÈ con la mia gelatiera vintage

Sono il consumatore a cui tutte le aziende di elettrodomestici si ispirano. E' solo un forte senso morale che mi trattiene dal riempirmi la casa di elettrodomestici. Ma anche se ho definito tale senso molto forte, non posso negare di avere comunque parecchi elettrodomestici.
Che dire a mia discolpa?Niente, lo so, ma come deterrente posso affermare di sforzarmi di usarli tutti, anzi di sfruttarli al massimo.
Quindi se vi offro un mio elettrodomestico di seconda mano in regalo, non accettatelo, non fareste un buon affare.
Questa premessa è per dire che un paio di anni fa mancava la gelatiera nel mio "parco elettodomestici".
Ne volevo una semplice, di quelle che hanno il cestello che si raffredda in congelatore. Ho girato diversi giorni per casa buttando qua e là frasi sul mio struggente desiderio, ma la mia dolce metà oltre a non cogliere, mi ricordava che la quantità di elettrodomestici a casa era già ragguardevole e non era sicuro che fosse necessaria anche una gelatiera.
Consapevole che questo sarebbe solo potuto essere un capriccio momentaneo, mi sono ritirata di buon grado. Si sa, le donne un pochino capricciose sono.
Passano poche settimane ed ancora non so cosa sia successo, ma il mio Lui, arriva con una gelatiera nuova di pacca per me.
SIIIIII.
Solo una precisazione la gelatiera non era affatto nuova di pacca, ma un pò meno nuova, probabilmente l'anno di fabbricazione si aggirava intorno alla prima metà degli anni 90, apparteneva alla sua famiglia, che dopo l'entusiasmo dei primi anni, avevano smesso di usarla. Quindi non uno di quegli elettrodomestici dal design vintage, ma vintage vero. Non aveva il cestello da mettere in congelatore, ma gelava direttamente attraverso l'azione del refrigeratore interno. Inoltre, avete in mente quelle piccole e graziose gelatiere, pratiche e leggere; la mia non è così.
E' un oggetto solido e robusto, il cui peso supera i 10 kg, occupa quasi tutto il piano di lavoro, e non ho indagato per non farmi venire un colpo al cuore, ma credo che i suoi consumi elettrici siano notevoli. In fondo la piccolina è nata negli anni 90, dove non era ancora in voga il concetto di risparmio energetico.
Ma io l'amo, fa dei gelati buonissimi e dai primi caldi fino a fine estate, la tengo sul piano di lavoro e la uso senza sosta. Quindi aspettatevi parecchie ricettine gustose che rinfrescheranno i vostri pomeriggi.
GELATO AL CAFFE'
200 ml. di panna fresca
250 ml. di latte fresco intero
150 gr. di zucchero (a noi il gelato al caffè piace un pò meno dolce, aumentate lo zucchero di 20-30 grammi secondo i vostri gusti)
1 cucchiaino di farina di semi di carrube
3 tazze di caffè della vostra qualità preferita
In un pentolino mettere il latte e la panna e porre sul fuoco a fiamma moderata fino a quando non sfiorano il bollore.
A questo punto versare lo zucchero ed il cucchiaino di farina di semi di carrube e girare con una frusta. Aggiungere il caffè e girare velocemente con la frusta. Versare il composto nel bicchiere del mixer e con un frullatore ad immersione emulsionare il liquido per un paio di minuti. Lasciare che la miscela si raffreddi ed una volta a temperatura ambiente metterlo in frigo per un paio d'ore. Versare la miscela nella gelatiera ed azionarla. *** farina di semi di carrube: la trovate in erboristeria o nei negozi biologici. Il mio consiglio è di usarla, perchè rende il gelato più cremoso e lo mantiene cremoso anche quando tirate fuori la ciotola dal congelatore.

martedì 8 aprile 2014

muffins miele e limone-un ospite in cucina e sul blog




Foto e ricetta del blog sono della mia amica Silvia.
Conosciuta in tenera età, quindi neanche troppi anni fa, in quanto siamo entrambi giovanissime ed ancora nel fiore dei nostri anni;
Silvia, potrebbe tenere benissimo un blog di cucina e probabilmente lo gestirebbe meglio di come lo gestisco io e magari con più costanza e puntualità, doti che in lei abbondano ed in me mancano, ma lei da vera cuoca preferisce davvero stare dietro ai fornelli.
Nella vita fa tutt'altro, ma credo che la vera magia che ognuno di noi ha dentro, in lei raggiunga l'apice nello sfornare deliziosi manicaretti e nel danneggiare irrimediabilmente le nostre linee.
In ogni compagnia esiste l'incaricato ai dolci, alle preparazioni difficili.
La certezza della bontà, del tipo "se l'ha fatto Silvia allora non può che essere buono" per noi è lei..
Non ricordiamo Capodanno, scambio dei doni a Natale, Pasquette o altre occasioni in cui magicamente non ci abbia preparato qualche delizia buona.
Mi ricordo ancora gran parte dei suoi dolci, soprattutto quelli superstrong, che quando lo zucchero "ti batteva in testa" ti sentivi davvero pronto a fare la maratona di New York, ma anche quelli super sani "senza burro", con gli ingredienti che fanno tanto bene.

E quelli di questa ricetta in che categoria rientrano?
In quelli super buoni.
Provateli sulla fiducia, perché purtroppo per varie vicissitudini non siamo riuscite ad incontrarci e purtroppo io questi dolcetti non li ho assaggiati.

MUFFINS MIELE E LIMONE
per circa 12 pezzi

50 gr. di zucchero di canna
2 cucchiai di burro fuso e lasciato leggermente raffreddare
150 ml di latticello (120 ml. di latte)
2 uova sbattute
4 cucchiai di miele mille fiori
la scorza grattugiata di un limone ed il succo di 1/2 limone
250 gr. di farina
150 gr. di crusca di avena
1 cucchiaio e 1/2 di lievito in polvere

Mettere i 12 pirottini di carta nella teglia per muffins.
Mescolate in una ciotola lo zucchero, il burro il latticello (latte), metà del miele, le uova e la scorza di limone.
In un'altra terrina setacciare la farina ed unire poi la crusca di avena  ed il lievito e mescolare bene.
Disponete il composto a fontana e versatevi dentro la miscela liquida della ciotola.
Mescolare sommariamente il tutto.
Versare l'impasto nei pirottini e mettere i muffii in forno già caldo a 180 gradi e lasciarli cuocere per 25 minuti.
Toglierli dal forno e metterli su una gratella a raffreddare.

Mescolate il succo di limone con il resto del miele in una ciotolina e irrorate i muffins mentre sono ancora caldi.
Lasciare riposare 10 minuti prima di servire.
La ricetta proviene dal libro " muffin e dolcetti" ed. Gribaudo

Trasloco

Buongiorno lettori e lettrici, non mi sono dimenticata del BLOG e che io e Fabiana vogliamo provare una nuova avventura, un'avventura pi...