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Oggi
vi parlo di un libro che non ho letto recentemente ma mi ha colpita molto e
che, purtroppo, non ha avuto il successo che meritava: la serie “Queste oscure
materie” di Philip Pullman, meglio conosciuta come la trilogia della Bussola d’Oro
(libro che, casualmente, mia cugina ha regalato molti anni fa a mio fratello).
Famoso
come libro per bambini, nasonde una forte denuncia contro l’ottusità
della Chiesa, che porta le persone a fare cose evidentemente crudeli, pur
convinte di essere nel giusto.
“La
bussola d’oro” immerge il lettore senza molti preamboli nel mondo di Lyra,
molto simile al nostro, lievemente arretrato tecnologicamente e dove ogni
persona ha un daimon senza il quale non sarebbe nemmeno considerata un essere
umano. Il daimon è una parte di anima concretizzata sotto forma di animale, può
variare forma a piacere durante l’infanzia e all’entrata dell’adolescenza si
stabilizza per divenire simbolo della persona stessa (ad esempio i marinai
hanno spesso gabbiani). Se muore l’uomo, il daimon scompare; se muore il
daimon, la vita della persona sarà per sempre incompleta.
Il
daimon di Lyra si chiama Pantalaimon e per il momento può ancora mutare forma. Orfana,
la ragazza è cresciuta al Jordan college di Londra, dove un giorno assiste di
nascosto ad una riunione dei professori e scopre l’esistenza della polvere. La sua provenienza è incerta, così
come la materia di cui è composta, l’unica certezza è che dalle stelle arriva
fino alla mente dell’uomo dall’adolescenza in poi.
Relatore
di queste scoperte è lo zio di Lyra, Lord Asriel, uomo freddo che incute una
forte riverenza nella ragazza (infatti il suo daimon è un leopardo delle nevi) e
che talvolta si reca a farle visita.
Lyra
comprende poco della riunione e la faccenda passa in secondo piano perché nelle
settimane successive spariscono diversi bambini. Come molti ragazzini della sua
età, Lyra e i suoi amici fantasticano spesso sulla possibilità di trovare i
colpevoli (a cui hanno dato il nome di ingoiatori). Sparirà anche il suo amico
Roger e Lyra abbandonerà Londra insieme alla signora Coulter (il cui daimon è
uno scimmiotto dorato), che ha assunto il compito della sua educazione. Prima di
lasciare l’università, il rettore affida in gran segreto a Lyra l’aletiometro
(la cosiddetta bussola d’oro), un oggetto che come una bussola indica le
immagini sul proprio quadrante e, se ben interpretate, rivelano la verità. Il potere
di questo oggetto è immenso, ma la verità che rivela non sempre è comprensibile
facilmente o soddisfacente. Lyra imparerà ad usarlo con il tempo, lontana dalla
signora Coulter.
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Lyra
scappa e il lettore può avere una visione più completa del suo mondo, sul
popolo delle streghe nell’artico e soprattutto la civiltà degli orsi corazzati.
Dalle fattezze di orsi polari ma molto più grandi, gli orsi corazzati sono
senzienti come uomini ma senza daimon, e per questo considerati sub-umani. Lyra
aiuterà a Iorek Byrnison a riottenere il trono e stringeranno un’amicizia che
durerà per tutto il romanzo.
Con
il loro aiuto Lyra troverà i bambini rapiti e li libererà, ma i misteri più
grandi (oltre a cosa sia davvero la polvere)
Pullman li riserva per l’ultimo capitolo, quando Lyra trova suo zio.
Come
preannunciato, la critica verso i pregiudizi ecclesiastici è evidente, tuttavia
non rovina la lettura con una posizione politica forte e i bambini possono
leggerlo tranquillamente.
Ne
è stato tratto un film, ma ci spenderò solo le parole sufficienti per dire che hanno
commesso molti errori che, secondo me, ne hanno causato l’insuccesso.
Il
mondo delineato lo trovo affascinante, soprattutto nell’aspetto dei daimon. Pullman
ha delineato diverse norme sociali a riguardo che rendono vicino a noi questo
mondo. Sebbene siano in due (solitamente di sesso opposto) e abbiano due nomi
diversi, la persona viene considerata una sola, rigorosamente al singolare e
con il nome dell’umano. E oltre al divieto di toccare il daimon altrui, gli
uomini parlano con gli uomini e i daimon con i daimon,con una forza della
consuetudine che i personaggi faticano ad infrangere. Infine il daimon è parte
della persona ma pensa in modo autonomo, infatti Pantalaimon è molto più
prudente (o forse più pauroso) di Lyra, ma nessuno dei due oserebbe immaginare
una vita senza l’altro.
Altrettanto
particolareggiate sono le varie specie che popolano il mondo, come gli orsi
corazzati, ma come l’autore non tralascia particolari in questo ambito, allo
stesso modo non lascia trapelare nemmeno un’informazione sui misteri che
permeano il romanzo: “cos’è la polvere?” è solo il primo di una lista che verrà
prolungata nei libri seguenti, dei quali vi parlerò in futuro.
Fabi
interessante...grazie della segnalazione..ciao Anna
RispondiEliminami fa piacere averti interessata, è una serie molto particolare e appassionante ma ormai non se ne sente più parlare. spero ti piacerà se lo leggerai, fammi sapere...
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